​Il brano in questione fa parte dei cinque preludi per chitarra del compositore brasiliano H. Villa-Lobos, in particolare parliamo del primo preludio in mi minore; dei cinque è forse il più conosciuto ed eseguito, viene composto nel 1940 ed eseguito per la prima volta alcuni anni dopo, è entrato a far parte del repertorio “classico” di ogni chitarrista. Il pezzo presenta il sottotitolo “melodia lirica” ed è composto principalmente da due sezioni tematiche, una prima sezione lenta e una seconda sezione invece più ottimistica. La melodia è caratterizzata da una continua tensione, parzialmente sciolta nella seconda sezione che risulta più distesa. 

​Il brano si intitola I Giorni ed è stato composto da Ludovico Einaudi, è contenuto nell’omonimo album “I Giorni” uscito nel 2001 e nasce in seguito ad un viaggio in Mali. L’intero album prende ispirazione da una melodia popolare ascoltata proprio in quelle terre ed accompagna, unendoli, tutti i brani di questo ciclo. L’atmosfera propria del brano rievoca i momenti del viaggio in Africa, si articola in una dimensione di tipo spirituale ed intimistica creata da una melodia semplice e carezzevole dal forte impatto emotivo che, semplicemente, si lascia ascoltare. 

​È proprio questo il brano che oggi vogliamo farvi conoscere meglio. Si tratta di un brano per vibrafono solo, composto dal percussionista jazz statunitense David Freidman. Il brano è di tipico impianto jazz: ispirato al blues nasce da un pezzo improvvisato basato su un ostinato in Fa Maggiore, facilmente riconoscibile e che accompagna insistentemente tutto il brano. Di particolare impatto grazie alla sua atmosfera aperta e libera viene spesso eseguito nei recital percussionistici.